Una campagna per il futuro ecologistico di Verona e non solo. E’ una Transeco 4.0 quella che si affaccia al 2020, grazie all’investimento in nuove tecnologie che garantiranno migliori condizioni di lavoro, maggiori livelli di sicurezza, ottimizzeranno la produzione ed efficienteranno i consumi. “Una precisa scelta etica, ancor prima che economica – spiega l’Amministratore Unico di Transeco Giuseppe Meglioranzi -; ma che ha già iniziato a produrre ottimi risultati anche in termini di risparmio aziendale. Siamo consapevoli che la responsabilità sociale di un’azienda che coordini l’intero ciclo di gestione dei rifiuti speciali, con attività che impattano direttamente sulla salute dell’ambiente, impone strategie sempre più efficaci e innovative. Transeco oggi si propone un nuovo modello aziendale, che valorizzi il principio dell’efficienza per le scelte energetiche e produttive, ma che esalti anche l’uso o riuso razionale e appropriato di tutte le risorse durante tutte le fasi del ciclo produttivo”.
“Si – continua Meglioranzi – vogliamo fare la nostra parte, a partire dal rapporto con le aziende nostre clienti. Yes we Can, gioca sul doppio senso di ‘can’ che in inglese indica sia il verbo ‘potere’ che il termine ‘lattina, contenitore’, da smaltire correttamente. Un approccio ‘giocoso’ che, però, vuole essere preso sul serio. Transeco metterà in atto diverse iniziative, anche in collaborazione con Amia. Il Veneto è una regione virtuosa, gli ultimi dati Arpav confermano che circa il 75% dei materiali smaltiti viene recuperato, ma le percentuali di smaltimento differenziato relative alla provincia di Verona sono al 65,5%, ben lontane dal 76% richiesto come obiettivo regionale nel 2020.
Dobbiamo darci da fare. E in questo senso proporremo consulenze per una più corretta gestione del conferimento rifiuti a valle. Offriremo competenze e chiediamo una collaborazione che si potrà tradurre anche in risparmio per i nostri clienti. Se si conferisce meglio si risparmia. Insomma, nel nostro piccolo, un’ecorivoluzione che prevede, appunto, anche l’efficientamento degli stessi impianti di Transeco, proprio nell’ottica del nuovo paradigma dell’Economia Circolare e per divenirne un esempio, all’interno della rete Amia SpA”.